Tempo verde

Apr 17, 2025 | Notizie

Gli sviluppi tecnologici degli ultimi decenni hanno aumentato il coinvolgimento dei giovani con le tecnologie basate sullo schermo (screen time) e, contemporaneamente, è stata osservata una riduzione del contatto dei giovani con la natura (green time). Questa combinazione può influire sulla salute mentale e sul benessere? Una ricerca ha (Oswald et al. 2020) esaminato oltre 100 studi che sulla relazione tra questi due tempi e alcuni risultati psicologici (tra cui salute mentale, funzionamento cognitivo e rendimento scolastico) in diverse età dalla nascita ai 18 anni. Un alto tempo schermo sembra essere associato a esiti psicologici sfavorevoli, mentre il tempo trascorso nel verde sembrava essere associato a esiti psicologici favorevoli.

Si tratta di uno studio pioneristico perché le modalità di concettualizzare e misurare il tempo schermo e il tempo verde sono variabili e diverse. I giovani provenienti da contesti socioeconomici bassi potrebbero essere influenzati in modo maggiore dal tempo schermo e meno dal tempo verde.
Esistono poche ma significative evidenze che indicano che il tempo trascorso all’aria aperta potrebbe attenuare le conseguenze dell’elevato tempo schermo. Pertanto la natura potrebbe essere una risorsa sottoutilizzata per il benessere psicologico in un’epoca in cui si usano molto gli schermi. Si ricorda anche che Richard Louv proprio vent’anni fa pubblicò Last Child in the Woods (tradotto in italiano L’ultimo bambino nei boschi, Rizzoli), in cui parlava del disturbo del deficit di natura come condizione di vita nuova, indicando il monitor (o schermo) come uno dei responsabili di questa restrizione dell’esperienza e auspicando un maggior contatto con il verde.